E’ il 5 aprile del 1955 la data in cui Sir Winston Churchill si ritira dalla politica
di Ester Campese
Ricorre proprio il 5 aprile la data in cui Winston Churchill, statista, Premio Nobel per la letteratura, decide di ritirarsi dalla politica.
Impossibile rispetto a quanto sta accadendo oggi, nel cuore dell’Europa, non fare un parallelo seppur con tutte le debite distinzioni, degli orrori di allora oggi purtroppo così attuali.
Ritorniamo però alla figura di Winston Leonard Spencer Churchill politico, storico, giornalista e militare britannico. Ha ricoperto il ruolo di Primo ministro per il Regno Unito dal 1940 al 1945 e nuovamente dal 1951 al 1955. Un grande protagonista della storia e personalità della sua generazione. Un efficace oratore ma soprattutto un uomo a cui dobbiamo la saggezza di alcune forti decisioni che permisero la fine della seconda guerra mondiale.
Grande storico e saggista ha scritto diversi trattati che hanno restituito l’immagine fedele di quello che fu quel terribile conflitto. Proprio per i suoi trattati letterali, come detto, ricevette il Premio Nobel per la Letteratura nel 1953 per il dominio puntuale della descrizione storica e biografica della guerra, oltre che per la sua brillante oratoria.
Un uomo che del dubbio fece la sua cifra, sia verso le proprie azioni che quelle altrui. La sua forma mentis offriva sempre la possibilità di una interpretazione o di una soluzione alternativa anche nei confronti degli avversari, non dando mai nulla per scontato o come unica soluzione o verità possibile.
E pensare che Churchill da giovane fu un pessimo scolaro ma messo alla grande prova della storia risultò migliore di molti altri. Aveva inoltre spirito sarcastico, all’inglese, e rideva di tutto cuore.
La sua figura è imprescindibilmente legata al suo sigaro e al whisky, restituiteci una figura di un uomo di pace. La sua tenacia e determinazione furono la chiave di tante vicende complesse che fu in grado di gestire, fornendo al popolo inglese un senso di sicurezza. In più di una volta nei suoi discorsi ufficiali, pur non nascondendosi dietro le difficoltà che il popolo avrebbe dovuto affrontare, dichiarava che tutto sarebbe andato bene e salutava con il segno a V ad indicare la vittoria.
Churchill, oramai ottantenne e malato, il 5 aprile del 1955 rassegna le dimissioni alla regina Elisabetta. Ha offerto al suo Paese oltre sessant’anni di servizio. Morirà dieci anni dopo nel 1965.