La Corte Suprema Usa annulla il diritto costituzionale all’aborto

Dott.ssa Annalisa Lo Monaco

Nella storia dell’uomo non c’è solo evoluzione. Non c’è sempre evoluzione. E’ destino nella vita di una nazione, anche di una grande nazione come gli USA, fare passi indietro.

Membri Corte Suprema USA (2020)

Quella che era stata una storica sentenza nel 1973, permettere cioè ad una donna di ricorrere all’aborto, adesso quel diritto che le donne avevano conquistato, viene negato proiettandoci anni luce indietro. Torniamo nel Medioevo, dove la donna veniva vista come strumento di piacere ma senza nessuna possibilità decisionale per quello che concerneva il suo corpo, la sua vita.

Il diritto all’aborto viene adesso concesso solo se si è vittime di stupro, se la madre o il feto rischiano la vita o in caso di malformazione di quest’ultimo.

Ma il benessere di una persona non è mai solo ed esclusivamente fisico, bensì psico-fisico. E ce ne rendiamo conto leggendo di infanticidi e di padri che sterminano la propria famiglia. Questo rende doverosa un’autoanalisi spietata.

Avere e crescere dei figli, è un impegno per il quale non c’è preparazione e che ha molti aspetti destabilizzanti.

Non è sempre rose e fiori

E’ facile idealizzare le famiglie, ammannite dalle pubblicità che vedono mamme sorridenti, papà attenti, figli felici in case belle e confortevoli. E’ facile credere che dietro ad una gravidanza e dopo la nascita del bambino, siano tutte rose e fiori.

Non è cosi! Ci sono notti insonni, padri assenti e inconsapevoli di quello che una donna passa dopo il parto. Nessuno che assista, nessuno che sia accanto alle, spesso inesperte mamme, con consigli, supporti psicologici e materiali.

La depressione post partum esiste ed è sottovalutata. Perché nessuno ne parla e i media continuano a farci credere che avere figli è bello e sono lo scopo principale della vita delle donne?

Perché non avere un’importante educazione sessuale già a scuola? Qualcuno che ci insegni non come si fa l’amore, ma come si debba rispettare e far rispettare il proprio corpo. Di come il sesso sia bello e importante ma all’età giusta, quando si ha non solo  il corpo maturo per questo, ma anche la testa matura.

Perché insieme ai biberon e ai costosissimi passeggini, port enfant, seggiolini non danno anche un numero verde da chiamare in caso di dubbi disperati?

E soprattutto perché oltre ai corsi preparatori al parto, non fanno degli incontri di supporto “post parto” per aiutare padri che si trovano a fronteggiare una situazione completamente nuova?

Accuso la società che spinge solo ad un consumismo scellerato e superficiale. Accuso i media che sottolineano solo gli aspetti romantici ed edulcorati della vita, della coppia e della famiglia che è, ahimè, la prima a cadere sotto i colpi delle disillusioni, delle difficoltà economiche, delle separazioni!

Adesso la donna tornerà ad essere relegata a mero contenitore. Grazie!

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