Tra spettacolo e gossip aperto il Festival di Venezia

di Riccardo Bramante

All’insegna della sobrietà, senza la solita festa ufficiale, si è aperta ieri sera la 79° edizione della Mostra del Cinema a Venezia.

Il momento particolare non ha, però, impedito un red carpet affollato di celebrità che con la loro presenza hanno cercato di lasciarsi alle spalle la pandemia con la simbolica rimozione del muro anti covid che negli ultimi due anni aveva separato le star dal pubblico.

E’ una edizione in gran parte al femminile con le donne che fanno da protagoniste: da Catherine Deneuve che riceve il Leone d’oro alla carriera, alla Presidente della giuria Julianne Moore alla madrina dell’evento Rocio Munoz Morales.

Settanta saranno i film proiettati, tra cui cinque italiani in concorso per il Leone d’oro, a dimostrare che il cinema è ancora vivo nonostante la concorrenza spietata dello streaming.

Il primo film presentato è stato “White Noise” diretto da Noah Baumbach, una satira familiare ispirata ad un romanzo di Dom De Lillo.

Le proiezioni nelle varie sezioni

Ma se andiamo a vedere tutti i lavori che saranno proiettati nelle varie sezioni risalta complessivamente un tono cupo e sconsolato, con emozioni forti e chiare provocazioni, a cominciare da “Blonde”, esplicito ritratto della vita travagliata di Marilyn Monroe interpretata dall’attrice cubana Ana de Armes per la regia di Andrew Dominik.

Non è da meno il film di Luca Guadagnino “Bones and All”, in cui alcune crude scene di antropofagia fanno impallidire l’Hannibal Lecter di buona memoria. Come pure farà discutere “Nuclear” di Oliver Stone che tratta l’energia nucleare come unica soluzione alla crisi energetica attuale per poter continuare ad esistere su questo pianeta.

Una piacevole novità, invece, sarà la presenza dell’attrice Florence Pugh, salita alla ribalta delle cronache come simbolo del “body positivity” dopo aver sfilato di recente a Piazza di Spagna a Roma indossando un abito di Valentino che lasciava abbondantemente vedere in trasparenza il seno. A Venezia presenta “Don’t worry Darling” di Olivia Wilde.

Per l’Italia cinque film in concorso

Come detto, per l’Italia cinque saranno i film in concorso: oltre quello di Luca Guadagnino, di cui si è già detto, ci sarà “L’immensità” di Emanuele Crialesi con protagonista Penelope Cruz in una storia familiare ambientata nella Roma anni ’70.

 Segue “Il signore delle formiche” di Gianni Amelio con Elio Germano che interpreta il poeta Aldo Braibanti condannato, negli anni ’60, dopo un lungo processo in cui per la prima volta un personaggio pubblico veniva accusato di aver plagiato un amico da poco maggiorenne.

Sempre in concorso c’è poi “Chiara”, per la regia di Susanna Nicchiarelli, che narra la storia di Santa Chiara di Assisi che a soli 18 anni lascia la casa paterna per seguire San Francesco.

E, infine, “Monica” di Andrea Pallaoro con protagonista la transgender Trace Lysette, ritratto intimo di una donna che esplora i temi universali dell’abbandono e dell’accettazione familiare.

Attesi tanti personaggi sul red carpet

Al di là dei film in concorso, tanti saranno i personaggi che calcheranno il red carpet; dalla campionessa Federica Pellegrini fresca di nozze con il suo allenatore Matteo Giunta, a Timothèe Chalamet, attore molto apprezzato da Woody Allen e adorato dalle sue fan per la bellezza delicata e dolce, in contrato con gli attori tutto muscoli, fino alla sempre giovane Hillary Clinton.

Con l’augurio di “ritrovare serenità, pace e sicurezza” come auspica il Presidente della Biennale di Venezia, Roberto Cicutto.

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