Tra gli eventi speciali realizzati durante la manifestazione “I GRANDI FESTIVAL (Cannes, Locarno e Venezia) a Roma e nel Lazio” avrà luogo una serata speciale dedicata alla visione ed approfondimento dei cortometraggi recentemente proiettati alla Settimana Internazionale della Critica, nell’ambito della 79esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Sabato 24 settembre 2022, allo Spazio Scena di Roma, in via degli Orti d’Alibert (Trastevere) a partire dalle ore 19:00, saranno così presentati al pubblico romano, alla presenza degli autori, i corti di SIC@SIC, a cui sarà dedicato, alla fine di ogni proiezione. uno spazio di dibattito Q&A, con i critici del SNCCI – Gruppo Regione Lazio.
La serata di sole proiezioni sarà replicata, sempre allo Spazio Scena e dalla stessa ora, venerdì 30 settembre.
Pinned Into a Dress (20’) di Gianluca Matarrese e Guillaume Thomas
Cresciuto silenziosamente queer all’interno di una famiglia disastrata, Kurtis ha affrontato abusi, traumi e dipendenze. Nella sua educazione rurale ha scoperto la bellezza come via di fuga. Esplorando luoghi che andavano ben oltre i suoi sogni più sfrenati ha creato il suo alter-ego, Miss Fame, diventando una delle drag supermodel più iconiche del mondo. Una seduta di ipnosi ci porta nel viaggio di Kurtis/Miss Fame all’interno della loro mente, esplorando il rapporto salvifico ma tortuoso con il dolore e con la bellezza.
Albertine Where Are You? (Miglior regia, 20’) di Maria Guidone
Albertine è il personaggio più controverso della Recherche du temps perdu, il più nominato, eppure quello di cui sembra di non sapere mai abbastanza: non si sa da dove viene, cosa fa nella vita, dove poi va a finire… e anche quando muore rimane il dubbio che non sia mai esistita. Alcuni critici hanno visto in Albertine la trasfigurazione letteraria di Alfred Agostinelli, l’autista di Proust, un giovane italiano di cui l’autore fu a lungo perdutamente innamorato. Le pagine del romanzo e il racconto biografico diventano il pretesto per una storia d’amore contemporanea, in cui Marcel, Albertine e Alfred si nascondono, bluffano, si scambiano generi e ruoli, vivendo l’amore come un interrogativo eterno, consapevoli che il cuore delle cose non può essere catturato, ma solo intravisto.
Come le lumache (19’) di Margherita Panizon
Simone è un giovane ragazzo che si arrampica tra gli arbusti del Carso triestino, nel mondo magico dell’infanzia dove si nasconde per sentirsi libero. Lui è un “fantasma” per gli altri, i coetanei che lo conoscono solo per ciò che vedono: un diverso etichettato secondo semplici stereotipi. Sayid invece è un giovane migrante, uno dei molti adolescenti che, come fantasmi, lasciano tracce su quello stesso paesaggio. Queste due tipologie di creature s’incontreranno in uno spazio magico e si aiuteranno a vicenda a rendersi meno invisibili ai propri occhi, attraverso un piccolo viaggio tra i boschi verso il mondo reale. In questo percorso i due si conoscono e imparano a conoscere paure e passioni reciproche e si scoprono meno diversi di quanto sembrano.
Nostos (20’) di Mauro Zingarelli
Nel 2059, in un mondo al collasso, il silicio è diventato il materiale più prezioso sul pianeta. Un uomo e una ragazzina barattano transistor e piccoli chip per qualche larva e un po’ d’acqua. La loro routine viene però sconvolta da un ritrovamento prezioso, qualcosa da cui l’uomo non è disposto a separarsi.
Puiet (Miglior corto, 14’) di Lorenzo Fabbro e Bronte Stahl
In un piccolo villaggio della Transilvania, Nicusor è impaziente di entrare nel mondo degli adulti e di partecipare alla stagione del raccolto. Il rifiuto della comunità lo spingerà a cercare il proprio posto nella natura circostante
Reginetta (Miglior contributo tecnico, 20’) di Federico Russotto
Ciociaria, primi anni ’50. Una giovane contadina viene scelta per partecipare alle selezioni di Miss Italia, ma le misure del suo corpo non sono quelle richieste dal concorso. Sottoporsi ad un terribile processo di trasformazione fisica sembra essere l’unico modo per essere eletta Reginetta.
Resti (13’) di Federico Fadiga
Un gruppo di ragazzi alle soglie dell’età adulta, in viaggio verso una festa. Bloccati nel traffico, decidono di fare una sosta. Ma il luogo trascurato in cui si addentrano evoca in Mattia una sensazione antica che lo farà sprofondare nel turbine di sé stesso.
La stanza lucida (20’) di Chiara Caterina
Tornato a casa dopo la fine di un amore, un uomo si ritrova negli spazi di una stanza vuota. I gesti e le azioni che compie scandiscono il tempo della sua solitudine e alcuni oggetti gli offrono conforto temporaneo prima che un sonno profondo lo catturi. Un sogno lucido darà inizio ad un rituale di guarigione.
Happy Birthday (20’) di Giorgio Ferrero
Bianca festeggia i suoi 22 anni in un piccolo appartamento di un quartiere brutalista della periferia di Mosca. Bianca è Electa per il mondo digitale, conosciuta sui social network grazie alle sue toccanti performance di danza e alla sua ossessione per il bianco. È nata a Norilsk in Siberia, una delle città più inquinate del mondo e fa parte del gruppo internazionale di ragazzi che gravitano attorno a Radio Esperanza Libre, un canale podcast fondato da Anita Lopez, giovane speaker ambientalista che vive in Argentina.
Anita e Electa si sono incontrate casualmente sull’internet perché oltre a essere accomunate dall’interesse per i temi ambientalisti, hanno in comune una data di nascita curiosa: il 29 febbraio. La rete di connessioni virtuali di Electa è l’unica via di fuga possibile per Bianca, in un momento in cui il cambiamento climatico non è purtroppo l’unica urgenza intorno a lei. Il podcast di lunedì 28 febbraio 2022 costituisce per Electa l’occasione di lanciare un grido di aiuto. A volte è possibile costruire un percorso concreto di speranza anche attraverso labili connessioni solo apparentemente lontanissime.