4 maggio, festa dell’Esercito Italiano
di Guido Campese
E’ il 4 maggio 1861 quando un provvedimento del Ministro della Guerra Manfredo Fanti, decreta la fine dell’Armata Sarda e la nascita dell’Esercito Italiano. Da allora ogni anno si festeggia questa ricorrenza per commemorarne l’istituzione. La celebrazione è organizzata dal Ministero della Difesa Italiano e dallo stesso Esercito Italiano.
La giornata è scandita da parate militari e altri eventi in tutto il Paese. La cerimonia più grande e significativa si svolge nella Capitale con la parata del personale militare, un suggestivo sorvolo di aerei dell’Aeronautica Militare Italiana e la cerimonia di deposizione di corone che vengono poste sulla Tomba del Milite Ignoto. Quest’anno un paracadutista, nella sua suggestiva discesa, ha fatto sventolare il tricolore nel cielo.
La Festa dell’Esercito Italiano è un’opportunità per il popolo italiano di mostrare il proprio sostegno e apprezzamento per gli uomini e le donne che prestano servizio nell’Esercito Italiano, e per onorare i sacrifici e contributi posti alla difesa del Paese.
I messaggi dai rappresentanti le Istituzioni Italiane
Quest’anno si festeggia il 162° anniversario della fondazione dell’Esercito Italiano. Così, la Premier Giorgia Meloni, rammenta la giornata dai suoi profili social.
“Il 4 maggio 1861 è iniziata una storia gloriosa, contraddistinta da amore per la Patria, senso dell’onore e del dovere, professionalità e altruismo e grazie alla quale il nostro Tricolore ha sventolato e continua a sventolare alto nel mondo. Il Governo esprime un profondo ringraziamento agli uomini e alle donne dell’Esercito Italiano che ogni giorno garantiscono la sicurezza delle Istituzioni e della collettività nazionale, operano in missioni di pace e stabilità a livello internazionale e nel soccorso alle popolazioni colpite da calamità”.
Le fa eco il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, che nel suo messaggio inviato per l’occasione alle donne e uomini della Forza Armata sottolinea tra l’altro come “L’Esercito, nella storia d’Italia, è stato anche questo: una palestra di italianità. E possiamo dire, senza il timore di essere smentiti, che non saremmo qui, nel modo in cui siamo, senza di esso.”
…”E, soprattutto – continua Crosetto nel suo messaggio – l’Esercito è sempre stato e continua ad essere in prima linea per aiutare i nostri concittadini in difficoltà: dal disastroso alluvione nel Polesine, agli ultimi terremoti in Italia centrale, fino allo straordinario contributo di professionalità, generosità e umanità fornito durante la pandemia, che resta scolpito nel cuore di tutti gli Italiani. Ne siamo orgogliosi, perché i successi del “nostro” Esercito, la sua credibilità, la stima che lo circonda anche a livello internazionale, sono il segno di un’Organizzazione costituita da persone che credono in ciò che fanno, e che proprio per questo è stimata e considerata“.