È sempre una scommessa l’ascolto delle nuove scritture di Daniele Faraotti. Ormai ci ha abituati a questi cambi di forma, di rotta, di trasgressiva suvversione della forma canzone. “Le Promesse” è il nuovo inedito che promette di anticipare un disco in uscita il prossimo autunno e che, ad ora, non approda per scelta dentro i canali digitali di streaming service. Se non fosse per l’immancabile video: una giornata qualunque nella vita di due donne. Sorelle, amanti, amiche, non si sa di preciso e non si sa nemmeno come finirà. Lei verrà o non verrà ?
 La marginalità di una situazione ha fornito lo spunto a LE PROMESSE.
 Il testo, parola per parola, ha delineato quanto sopra descritto quasi a mia insaputa. Delia ha promesso che passerà a casa di Stefania alle 17:30. Per questo motivo Stefania non potrà tener fede alla promessa fatta a Sara.

«Ma le mie canzoni? Sulle prime mi sembra di aver scritto una sinfonia, in particolare modo se la canzone mi convince, però, dura solo tre minuti e trenta secondi. Mi sembrava molto più lunga, più articolata. Per quanto tempo mi è parsa così? Ma non saprei, forse fino a che mi pareva muoversi in direzioni non usuali, fino a che mi ha sorpreso. Ecco si, fino a che, nei ripetuti ascolti, perché finiamo per ascoltare le nostre canzoni una quantità di volte che non vi dico, ecco dicevo, fino a che evidentemente non mi è venuta a noia. Anche Yesterday mi è venuta a noia. Del resto sembra fosse una canzone napoletana di fine ottocento; ma è vero? Insegno chitarra, tutti gli anni a scuola trascrivo qualcosa dei Beatles. Le canzoni che faccio studiare a scuola, poi per un bel pò di tempo non le posso più sentire. Ma se vengono a noia i Beatles, allora dai, anche se la mia canzone non mi sorprende più come un tempo, merita comunque di essere ultimata. Dici di no?. Quest’anno ho trascritto anche il primo tempo dell’ottava sinfonia di Beethoven, per un organico quasi sinfonico. Vabbè c’erano anche le chitarre, ho capito ma, non potevo mica far mancare questa esperienza ai miei amati alunni di chitarra. Oooooh, anche t’ottava però…..scusa LvB, del resto già la passavo a memoria da ragazzo, prossimo anno mi butto su Stravinsky! Sei sicuro?». Daniele Faraotti