I DLEMMA sono una giovane band rock/grunge romana composta da ragazzi dai 15 ai 18 anni. Si sono formati nel 2023 e i membri sono Edoardo Leggieri (batteria), Emma Leggieri (voce), Elisa Leggieri (chitarra) ed Emma Sola (basso). Il nome trae ispirazione da una mostra di Lucio Dalla, dove una stampa con la parola “dilemma” ha particolarmente colpito i ragazzi. Il loro repertorio è fortemente influenzato da Janis Joplin e dai Black Sabbath: la cantante ha prediletto da subito la lingua inglese, ma si sta cimentando anche nella scrittura di un brano in italiano. Hanno avuto l’opportunità di esibirsi in vari locali di Roma, come Largo Venue, Wishlist, Stazione Birra, Kill Joy, Chattanooga, Pentatonic e La Strada. Recentemente, hanno aperto la festa dei 40 anni di Radio Rock e le loro performance sono state accolte positivamente da pubblico, esperti del settore ed organizzatori. Il loro obiettivo è quello di avere un EP pronto per la fine dell’anno.

Qual è stato il vostro percorso di crescita musicale fino ad oggi?

Edoardo: Pensiamo sempre di essere all’inizio del nostro percorso di crescita. Suoniamo da quando siamo piccoli ad una scuola di musica vicino casa, ascoltiamo tanta musica, passiamo ore in sala prove e per quanto possiamo andiamo a molto concerti. Per noi vivere e comporre musica è un mondo fantastico, pieno di stimoli e mai banale. Ascoltare un vinile, scoprire un riff, fare una cover a modo nostro, ogni esperienza che facciamo contribuisce alla nostra crescita, ci migliora e noi siamo molto contenti di ciò.

Come nasce un vostro brano di solito? Raccontateci qualche aneddoto!

Edoardo: Solitamente, partiamo da un riff di chitarra e da lì creiamo la parte strumentale delle nostre canzoni. Dopodiché Emma (cantante) aggiunge le linee melodiche e il testo.

Quanto è importante per voi internet nell’ambito musicale? Si rimpiange il passato in cui i social e selfie erano solo utopia e si viveva di emozioni più autentiche o, meglio, proiettarsi verso il futuro abbracciado le nuove, seppur fredde, forme di comunicazione?

Edoardo: Siamo tutti teenager, sentiamo i nostri genitori che rimpiangono il passsato in cui i concerti e le sale che facevano rock erano sempre pieni. Però per noi siamo nati con Internet, è uno strumento molto importante, rappresenta un modo molto semplice per relazionarsi con la propria fanbase ed è anche un potente mezzo per informare il mondo riguardo chi siamo.

Emma: Sicuramente si è persa un po’ la semplicità e l’autenticità del passato, ma consideriamo i social un mezzo molto potente che possiamo usare per venire a contatto con il nostro pubblico. Per noi l’unica cosa importante è rimanere noi stessi, quindi sia ad un concerto che su Instagram vogliamo che vediate sempre chi siamo veramente.

Elencateci cinque artisti o band che hanno influenzato il vostro sound e in che modo.

Emma: Le nostre influenze sono moltissime, me ne chiedi 5 ma te ne dovrei dire almeno 50. Ti dico le mie ma so che gli altri darebbero nomi di band differenti. Parto da Chris Cornell – I Soundgarden e gli Audioslave ci hanno ispirato molto con le loro strutture sonore complesse e i testi enigmatici. Speriamo di aver imparato da loro la capacità di spaziare tra sonorità potenti e momenti più melodici. I Pearl Jam ci hanno influenzato soprattutto per il loro modo di affrontare temi sociali e personali nei loro testi, e per il loro approccio autentico al rock. I Prozac+ sono stati una delle nostre prime influenze. La loro attitudine ribelle e i testi che mescolano ironia e disillusione ci hanno mostrato come fare musica che sia al tempo stesso orecchiabile e profondamente significativa. Ci piace come Courtney Love nelle Hole riesca a mescolare la vulnerabilità e la potenza nei suoi testi e nella sua voce. Gli Smashing Pumpkins: le loro canzoni riescono a fondere perfettamente un suono pesante con melodie malinconiche. Noi cerchiamo di incorporare questa dinamica nelle nostre tracce. Però non posso lasciar fuori i Marlene Kuntz, gli Afterhours, gli Alice in Chains… le band che ci definiscono sono troppe, mi dispiace lasciarne tante fuori… Queste band ci hanno influenzato non solo per il loro stile musicale, ma anche per il modo in cui hanno affrontato i temi della disillusione, dell’identità e del conflitto interiore, che sono centrali anche nelle nostre canzoni.

“Stuck” … già il titolo emana curiosità e all’ascolto ne siamo rimasti affascinati. Cosa si cela dietro questo titolo?

Emma: Stuck nasce da una sensazione profonda di lotta interiore. Volevo esplorare il caos mentale e le paure che emergono nel silenzio della notte, quando tutto sembra quieto ma dentro di te c’è una tempesta. Le voci nella testa, l’incapacità di comprendere cosa stia realmente accadendo e il senso di isolamento sono temi che molti possono ritrovarsi a vivere. La canzone è una riflessione sul sentirsi persi e soli, ma anche sul tentativo disperato di sfuggire a questo “inferno” interiore. L’idea era di creare un pezzo che catturasse quel mix di disperazione e determinazione, quella sensazione di correre senza una meta precisa, ma con la speranza di trovare una via d’uscita; pertanto, il titolo Stuck che in italiano significa “incastrato” era il più adatto secondo noi.

Artisticamente parlando, nonostante la vostra giovane età, rifareste tutto oppure avete dei rimpianti?

Artisticamente parlando, abbiamo fatto ancora pochissimo ma rifaremmo tutto. Essendo giovani, abbiamo ancora tanto da imparare, ma ogni errore o scelta azzardata che abbiamo fatto ci ha aiutato a crescere come band e a definire il nostro sound. Non abbiamo rimpianti perché ogni esperienza, anche quelle che magari non sono andate come previsto, ci ha migliorato. Ogni passo, giusto o sbagliato, ha contribuito a costruire l’identità dei DLEMMA. Se non avessimo sperimentato e rischiato, non avremmo scritto i nostri due inediti, che rappresentano esattamente ciò che siamo in questo momento.

Momento Spoiler! Piani per il futuro? Live all’orizzonte?

Abbiamo molti live all’orizzonte, tra cui due per noi particolarmente importante il 7 settembre a ECB, un birrificio di Roma e poi una serata organizzata da Radio Rock sempre a Roma il 4 ottobre insieme ad altre due band fortissime. Cercheremo anche di rilasciare nuova musica, abbiamo rilasciato due pezzi per ora ma a settembre saremo in sala per registrate terzo e quarto inedito e stiamo scrivendo anche il nostro quinto pezzo che ci sta piacendo molto e abbiamo tanto materiale per scriverne altri. Quindi nuovo singolo probabilmente in italiano nel breve termine e un EP entro fine anno.