Agata Spera e l’arte di raccontare la vita attraverso la scrittura
Tra le voci emergenti della narrativa contemporanea, Katia Agata Spera si distingue per la capacità di intrecciare emozioni, riflessioni e storie universali. La scrittrice, protagonista dell’evento Panchine d’Autore, ha condiviso con noi la sua esperienza, il suo percorso creativo e il messaggio dietro il suo ultimo romanzo, Salvami te. Ecco cosa ci ha raccontato.
Panchine d’Autore: un’esperienza di condivisione e ispirazione
Katia Agata Spera ha partecipato con entusiasmo a Panchine d’Autore, un evento che combina arte, letteratura e musica in una cornice unica. “Ho trovato l’iniziativa molto interessante, un’opportunità unica per interagire con le persone e condividere idee in un ambiente stimolante come i giardini,” racconta. L’incontro con i passanti, alcuni semplicemente curiosi, altri motivati all’ascolto, ha arricchito l’esperienza rendendola significativa.
La scrittrice non ha dubbi: parteciperebbe di nuovo. “Progetti come questi non solo creano interazioni, ma alimentano un forte senso di comunità e di ispirazione.”
Un percorso che intreccia scienza e poesia
Biologa di professione e laureata in Scienze Biologiche, Katia Agata Spera è riuscita a combinare il rigore scientifico con la sensibilità letteraria. “Sin dall’adolescenza ho amato raccontare storie nel mio diario. La scrittura poetica e i racconti mi accompagnano da sempre,” spiega. La scrittura, per lei, rappresenta un momento di profonda introspezione: “È un dialogo interiore che ci invita a riflettere su chi siamo e su ciò che vogliamo comunicare.”
Le sue opere, che spaziano tra narrativa e poesia, includono elementi scientifici e riflessioni personali, arricchendo ogni storia di una profondità unica. “La mia passione per la scienza si riflette nei miei romanzi, affrontando temi che stimolano la sensibilità dei lettori.”
Dal diario al romanzo: il viaggio di una scrittrice
Il primo romanzo di Katia, Riprenditi la Vita, è stato pubblicato dieci anni fa e ha ricevuto molti apprezzamenti. Da allora, ha continuato a scrivere, pubblicando nel 2020 Non sono io quell’uomo e nel 2023 Salvami te, entrambi editi da Edizioni Il Viandante.
“Scrivere non è solo un atto creativo, ma un modo per instaurare un dialogo con il mondo. Attraverso i miei romanzi cerco di creare un ponte tra le mie esperienze e quelle dei lettori,” spiega. Il titolo Salvami te nasce da un lungo processo di riflessione e rappresenta il cuore della narrazione: la complessità della vita e il potere dei legami umani come antidoto alla solitudine.
Il messaggio di “Salvami te”
Ambientato tra la città siciliana di Gela e la vibrante Siviglia, il romanzo segue le vite di tre giovani protagonisti – Lalla, Davide e Rosa – intrecciando le loro storie in un arco temporale di vent’anni, dagli anni Settanta ai Novanta.
“‘Salvami te’ è un romanzo intenso e profondamente emotivo,” spiega Katia. “Esplora il coraggio silenzioso che emerge nei momenti più difficili e celebra il potere dei legami umani come fonte di forza e resilienza.”
Rosa, una giovane madre alle prese con una gravidanza inaspettata, incarna la fragilità e la forza di chi affronta responsabilità immense senza punti di riferimento. Il romanzo riflette sul potere dell’introspezione e della riconciliazione con se stessi come chiave per superare le difficoltà.
Il processo creativo: tra intuizione e riflessione
Katia descrive il suo processo di scrittura come un viaggio condiviso con i suoi personaggi: “È come se fossero loro a raccontarmi la loro storia, pagina dopo pagina. Mi lascio guidare dal flusso delle emozioni e delle situazioni.” Quando affronta il blocco dello scrittore, preferisce aspettare e riflettere, permettendo alle idee di emergere naturalmente.
Il titolo dei suoi libri arriva solo alla fine, come una sintesi perfetta del viaggio emotivo che ha intrapreso insieme ai suoi personaggi.
Il fascino dei luoghi e delle esperienze
I luoghi giocano un ruolo fondamentale nei romanzi di Katia. La Sicilia, in particolare Gela, con la sua piattaforma sul mare, e Siviglia, città che ha amato a prima vista, rivestono un’importanza cruciale in Salvami te. “La Sicilia mi affascina, mentre Siviglia è stata la giusta terra di approdo per Rosa,” racconta.
Un consiglio per chi vuole scrivere
Per chi desidera intraprendere la scrittura, Katia consiglia di creare un legame diretto tra mente, cuore e mano. “Scrivere è un’esperienza bellissima. Non si scrive a comando: bisogna lasciarsi trasportare dalle emozioni e dalle idee.” Inoltre, raccomanda di scegliere case editrici che diano valore al contenuto, evitando quelle che si limitano a essere “tipografie”.
Progetti futuri
Katia non si ferma mai. Sta lavorando a un nuovo romanzo, un intreccio complesso e stimolante che promette di sorprendere i suoi lettori. Anche se non vuole anticipare nulla, lascia trasparire l’entusiasmo per una storia che “sta stimolando molto la sua creatività”.
Con il suo stile narrativo unico e la sua capacità di affrontare temi universali, Katia Agata Spera si conferma una scrittrice capace di toccare il cuore dei lettori. Attraverso i suoi romanzi, ci invita a riflettere sulla complessità della vita e sulla forza dei legami umani, regalando storie che rimangono impresse nella memoria. Noi della Gazzetta di Roma non vediamo l’ora di scoprire cosa ci riserverà il suo prossimo lavoro!