Guglielmo Angelozzi: un mosaico di vita tra scrittura, poesia e teatro

Partecipare a eventi letterari come Panchine d’Autore è un’esperienza che lascia il segno. Per Guglielmo Angelozzi, autore e poeta, questa manifestazione è stata una fonte di arricchimento personale: «Sono contentissimo di aver partecipato al Festival perché ho conosciuto persone interessanti e polivalenti. Tornerei ben volentieri». Una frase che racchiude il valore del confronto e della condivisione per chi, come lui, trova nella scrittura un modo per raccontare e interpretare il mondo.

Un viaggio nella scrittura: dall’amore alla vita quotidiana

La passione di Guglielmo per la scrittura nasce sin dalla giovinezza. «Ho scritto poesie d’amore sia in italiano che in francese. Ho composto anche poesie ironiche e dedicate alla bellezza degli occhi delle donne. Poi, facendo un po’ di teatro e cabaret, ho lasciato nei cassetti idee e racconti». La svolta è arrivata con un racconto ispirato a un caro amico scomparso, una figura che lo ha colpito per il suo altruismo e la bellezza interiore: «La sua vita e le sue gesta sono state per me una fonte di ispirazione».

Con il tempo, Guglielmo ha iniziato a partecipare a concorsi letterari, dove i primi riconoscimenti hanno rappresentato uno sprone: «Essere segnalato mi ha fatto capire che forse potevo scrivere un libro. Ed è così che è iniziata la mia avventura letteraria».

L’ispirazione: un’osservazione attenta della vita

La vita stessa è la musa ispiratrice di Guglielmo Angelozzi. «Osservo tutto e tutti, mi faccio domande e mi immedesimo nelle persone che incontro. Cerco di capire e carpire ogni dettaglio». L’autore utilizza questa capacità di osservazione per creare personaggi autentici, che riflettono esperienze e sentimenti universali. «Ognuno di noi ha un setaccio interiore: ciò che rimane è ciò che ci appartiene, mentre la sabbia è tutto quello che lasciamo andare».

Il libro come mosaico di vita

Il tema centrale del libro di Guglielmo è la vita, con tutte le sue sfumature, completata dalla morte. «La vita è un mosaico che componiamo giorno dopo giorno. Ogni evento è come una pietrolina: alcune scure rappresentano i momenti difficili, altre chiare quelli felici. Alla fine, il mosaico si completa, diventando il nostro curriculum per entrare nella grazia dei cieli».

L’autore descrive la copertina del suo libro come una delle parti più emozionanti: «Mi sono commosso vedendola. Era la realizzazione visiva del mio lavoro». Ogni personaggio del suo libro è importante, perché ognuno contribuisce alla narrazione: «Sono tutti parte integrante della storia».

Il processo creativo: scrivere di impulso

Guglielmo non segue una routine precisa per scrivere. «Scrivo di impulso. A volte passo ore a scrivere e butto tutto perché non mi piace. Altre volte, in dieci minuti, creo qualcosa di cui sono pienamente soddisfatto». Secondo lui, il blocco dello scrittore è spesso un riflesso personale: «È il risultato di un isolamento interiore o della pressione di dover scrivere. In questi casi, il rischio è di non essere autentici».

Anche nella scelta dei titoli, Guglielmo segue un approccio istintivo: «Non sono io a scegliere i titoli, sono loro che scelgono me».

L’Abruzzo: un protagonista silenzioso

L’ambientazione del libro di Guglielmo è la sua amata regione, l’Abruzzo. «È una terra forte e gentile, che ha tutto: dal mare alla montagna, dagli orsi ai delfini, dai paesaggi paradisiaci a quelli infernali. Anche la mia città natale, soprannominata la “città della camomilla”, trova spazio nella narrazione». Questo legame con il territorio aggiunge un ulteriore livello di autenticità alla sua opera.

Il valore del contatto con i lettori

Per Guglielmo, il rapporto con i lettori è fondamentale. «Se qualcuno legge il mio libro e porta con sé in modo positivo il messaggio che voglio trasmettere, allora mi sento soddisfatto e appagato». Gli eventi letterari, come Panchine d’Autore, sono un’occasione per incontrare persone diverse e scoprire storie incredibili che meritano di essere raccontate: «Ogni persona ha una storia che è già un libro, anche se spesso non lo sa».

Consigli per aspiranti scrittori

A chi desidera avvicinarsi al mondo della scrittura, Guglielmo offre un consiglio semplice ma efficace: «Scrivete. Poi, se piace a qualcuno, continuate a scrivere. Partecipate a concorsi, confrontatevi con gli altri e non limitatevi. Forse non diventerete ricchi, ma sarete sicuramente più ricchi di vita».

Progetti futuri: portare il libro a teatro

Guardando al futuro, Guglielmo sogna di trasformare il suo libro in un’opera teatrale: «Vorrei teatralizzare il mio libro e, se possibile, portarlo ovunque. Parla di vita, affronta temi come il bullismo, la violenza sulle donne, la disabilità, il razzismo, l’amore e molto altro. Sono temi universali che meritano di essere raccontati con semplicità e rispetto».

Con la sua sensibilità, la capacità di osservazione e l’amore per la narrazione, Guglielmo Angelozzi si conferma un autore autentico, capace di trasformare la vita quotidiana in un mosaico di emozioni e riflessioni. Un esempio per chiunque voglia intraprendere il percorso della scrittura