Il 6 settembre 2024 Trasacco ha ospitato la prima edizione di Panchine d’Autore, un nuovo spazio dedicato alla letteratura emergente, introdotto durante la terza edizione del SA.MA.R.A. Festival. Questo evento innovativo, ideato da Claudio David, direttore artistico del festival, e Matteo Farge, fondatore del progetto, ha trasformato la cittadina in un vivace centro culturale, attirando autori di case editrici diverse e appassionati di tutte le forme d’arte.
L’amministrazione comunale ha espresso grande entusiasmo per la riuscita dell’iniziativa, che ha saputo coniugare arti visive, musica emergente e letteratura, creando un punto di incontro per autori e pubblico. Tra i partecipanti, Maria Rosa Miele ha condiviso la sua esperienza, sottolineando l’importanza di eventi come questo per stimolare la creatività e avvicinare le persone alla lettura.
Intervista a Maria Rosa Miele
Come descriverebbe la sua esperienza a Panchine d’Autore?
Partecipare a Panchine d’Autore è stato estremamente positivo. L’evento ha offerto un’occasione unica per entrare in contatto con persone interessate a tutte le forme d’arte, in particolare alla letteratura. Mi ha emozionato vedere i bambini fermarsi a osservare la locandina e l’interesse per le nostre opere. Sicuramente tornerei a partecipare, anche perché ho già in cantiere un nuovo progetto!
Quando ha capito di voler scrivere un libro?
La scrittura è sempre stata una valvola di sfogo per me. Fin da piccola accumulavo agende piene di pensieri, esperienze e poesie. Ho capito di voler pubblicare un libro quando le emozioni che avevo messo su carta sono diventate troppo intense da contenere. LibEreria ha creduto nel mio progetto e mi ha supportato durante tutta la fase di pubblicazione.
Quali sono le sue principali fonti di ispirazione?
Le persone che mi circondano, i loro gesti, le conversazioni, e anche le scene di vita quotidiana, dalle più banali a quelle più significative. Qualsiasi cosa che riesca a smuovere in me un’emozione diventa fonte di ispirazione.
Cosa vuole trasmettere con il suo libro?
Nel mio libro si alternano due temi principali: rabbia e amore. La rabbia rappresenta lo sdegno verso la standardizzazione dei sentimenti, mentre l’amore è inteso in senso ampio, non solo romantico. Non c’è un messaggio unico, ma mi piace pensare che chiunque possa riconoscersi nelle emozioni descritte.
Qual è stato il momento più difficile nella stesura del libro?
Le poesie tristi sono state le più difficili da scrivere, perché richiamano ricordi ed emozioni dolorose. Al contrario, quelle che trasmettono fiducia e speranza nel futuro sono nate con più facilità.
Qual è il suo consiglio per chi vuole scrivere un libro?
Evitate le maschere. Mettete voi stessi in ogni parola, perché è la genuinità che rende speciale un’opera, non la perfezione.
Progetti futuri?
Sto lavorando a una nuova raccolta di poesie. Non voglio forzare i tempi, preferisco che le poesie nascano con il loro ritmo naturale.
Una finestra sulla cultura emergente
Panchine d’Autore ha dimostrato quanto sia importante creare spazi dedicati alla cultura emergente. L’evento ha dato voce a autori e artisti, permettendo loro di condividere le proprie opere con un pubblico attento e appassionato. La partecipazione di Maria Rosa Miele ha arricchito ulteriormente l’evento, mostrando come la scrittura possa essere un potente strumento di connessione e riflessione.
Con iniziative come questa, il SA.MA.R.A. Festival si conferma come uno degli appuntamenti culturali più significativi nel panorama italiano. Non ci resta che attendere con entusiasmo la prossima edizione.