Silvia Chiulli: l’autrice dietro “Doria e il regno perduto”
Partecipare a un evento come “Panchine d’autore” non è solo una semplice occasione per gli scrittori di presentare il proprio lavoro, ma anche un momento magico per immergersi in un’atmosfera artistica e creativa. Silvia Chiulli, autrice di “Doria e il regno perduto”, non ha fatto eccezione, vivendo questa esperienza con entusiasmo e passione.
“Si respirava un’atmosfera artistica in tutti i sensi,” racconta Silvia. “È stata una bellissima manifestazione all’insegna della lettura, della scrittura e del canto. Ci tornerei molto volentieri, magari anche come cantante!”
La passione per la scrittura: un viaggio personale
Sin da bambina, Silvia Chiulli ha trovato nella scrittura un mezzo per esprimere emozioni e pensieri. “Scrivevo poesie, piccoli brainstorm di pensieri e vicende di vita,” ricorda. Con il tempo, la scrittura è diventata parte integrante della sua identità, portandola a iscriversi alla SIAE come cantautrice.
Ma è stata la perdita della zia Doriana a dare una svolta decisiva al suo percorso artistico. “Quell’evento tragico mi ha dato la spinta per trasformare le emozioni in parole. L’amore che nutro per i bambini, unito a quel dolore, mi ha portato a scrivere ‘Doria e il regno perduto’.” Un progetto che ha preso vita grazie alla collaborazione con Masciulli Edizioni.
La nascita di “Doria e il regno perduto”
Quando si chiede a Silvia quale sia il tema centrale del suo libro, risponde con convinzione: “Non arrendersi mai. Ciò che è destinato a noi troverà sempre il modo di raggiungerci.” Il messaggio principale è un invito a seguire il cuore, anche quando questo comporta rischi o difficoltà.
Il libro, un albo illustrato dedicato ai bambini ma con spunti di riflessione anche per gli adulti, racchiude molteplici insegnamenti. “Voglio educare i bambini alla libertà di pensiero e d’azione, alla consapevolezza e al valore di ogni singolo giorno,” spiega l’autrice.
Sfide e soddisfazioni nel processo creativo
Silvia non nasconde le difficoltà incontrate durante la scrittura del libro, in particolare nel delineare l’aspetto “antagonistico” della storia. “Sono di natura buona e faccio fatica ad accettare che nel mondo esista il male. Tuttavia, è proprio attraverso il male che riusciamo a comprendere il valore del bene.”
Dall’altra parte, la soddisfazione più grande è stata vedere prendere vita i personaggi autobiografici ispirati a persone che hanno avuto un ruolo importante nella vita della zia Doriana. “Inserire episodi realmente accaduti è stato un modo per rendere omaggio a lei e alle esperienze condivise.”
L’importanza dell’arte e della socializzazione
Partecipare a eventi come “Panchine d’autore” rappresenta per Silvia un’opportunità unica di crescita personale e artistica. “È un evento curato benissimo, che offre agli autori l’occasione di far conoscere le proprie ‘creature’. Non c’è cosa più bella di dare spazio all’arte, un intrattenimento sano che promuove integrazione e socializzazione.”
Gli incontri con i lettori, inoltre, offrono spunti di riflessione. “Magari possono spronarti a scrivere un sequel o a riflettere su come migliorare il tuo approccio alla scrittura,” afferma Silvia con un sorriso.
Consigli per aspiranti scrittori
Silvia ha un messaggio chiaro per chi sogna di scrivere un libro: “Siate coerenti e veritieri. Raccontate qualcosa di vostro, ma che possa diventare universale. Questa è la magia della scrittura: far immergere gli altri nelle vostre emozioni e comunicare un messaggio che potrebbe risuonare in ognuno di loro.”
Il futuro di Silvia Chiulli
E per quanto riguarda i progetti futuri? Silvia ride: “Per ora, niente di nuovo in programma!” Ma conoscendo la sua passione per l’arte e la creatività, siamo certi che non mancheranno altre sorprese.
“Doria e il regno perduto” è più di un semplice libro per bambini; è un invito a non arrendersi, a seguire il cuore e a trovare bellezza anche nei momenti difficili. Un messaggio che risuona forte, grazie alla sincerità e alla passione di Silvia Chiulli.