Simone D’Alberto: La sua esperienza a Panchine d’Autore e l’arte di vivere

Panchine d’Autore si conferma come un evento culturale unico, capace di unire artisti, scrittori e lettori in un dialogo aperto e stimolante. Tra i protagonisti di questa edizione, Simone D’Alberto ha condiviso con noi le sue riflessioni sull’arte, la scrittura e la sua esperienza personale.

Un’esperienza di crescita personale

“È stata un’esperienza molto interessante”, racconta Simone D’Alberto, “tornerei volentieri perché ho conosciuto persone con molta più esperienza che mi hanno insegnato molto”. Questo evento non è stato solo un’occasione per presentare il proprio lavoro, ma anche per apprendere e crescere grazie al confronto con altri artisti.

Un artista semplice con una passione profonda

Simone si definisce un ragazzo semplice, ma con un grande amore per la vita e l’arte. “Amo l’arte di vivere”, afferma, un concetto che permea non solo le sue opere, ma anche il suo approccio alla quotidianità. La sua passione per la scrittura è nata presto, all’età di 11 anni, e da allora non ha mai smesso di coltivarla.

“Ho capito di voler fare l’artista quando scrivevo e mi sentivo a mio agio. La scrittura mi fa stare bene con me stesso e, quando ho capito che potevo essere un simbolo per i ragazzi più piccoli, ho iniziato a fare sul serio”. La scrittura, per Simone, è molto più di un semplice hobby: è una missione.

La genesi del libro

La decisione di scrivere un libro è nata da un’esigenza profonda. “Ho sentito il bisogno di gridare al mondo intero che, nonostante la vita sia difficile, bisogna combattere sempre e comunque”. Un messaggio che emerge chiaramente dal suo libro, che racconta la storia di un ragazzo capace di superare le sfide della vita con coraggio e determinazione.

Fonti di ispirazione e stile in evoluzione

Il mare di Pescara, con la sua bellezza e serenità, è la principale fonte di ispirazione per Simone. “Scrivo in riva al mare o in un bar a Pescara al quale sono molto legato per motivi amorosi. Solitamente prendo un caffè e poi mi immergo nella scrittura”, spiega.

Nonostante l’esperienza abbia arricchito il suo approccio, Simone sostiene che il suo stile e il suo pensiero siano rimasti fedeli a se stessi. La semplicità e la sincerità sono al centro della sua scrittura.

Un messaggio di speranza

Il tema centrale del libro di Simone è la resilienza. “La storia di un ragazzo che vince contro le sfide della vita, contro tutti e tutto, nonostante le difficoltà. L’ho scritto per essere un esempio per tutti quei ragazzi e quei genitori che soffrono”. Il messaggio che vuole trasmettere è chiaro: credere sempre in se stessi e portare avanti le proprie idee a testa alta.

Le sfide della scrittura

“La parte più difficile è stata raccontare la mia esperienza dentro l’ospedale Gaslini di Genova”, confessa Simone. Tuttavia, questa è anche una delle parti più belle del libro, che riesce a toccare profondamente i lettori grazie alla sua autenticità.

Il rapporto con i lettori

Simone considera il contatto con i lettori come qualcosa di magico. “Senza di loro, non avrebbe senso”, dichiara. Gli eventi come Panchine d’Autore rappresentano un’opportunità unica per interagire direttamente con il pubblico, ricevendo feedback immediati e preziosi.

Guardando al futuro

Attualmente, Simone sta lavorando a un nuovo progetto, ma preferisce non svelare troppo. “Per scaramanzia”, dice sorridendo. Di una cosa, però, siamo certi: continuerà a scrivere storie che ispirano e trasmettono messaggi di speranza.

La partecipazione di Simone D’Alberto a Panchine d’Autore non è stata solo un’esperienza di confronto, ma anche una tappa significativa del suo percorso artistico. Con il suo approccio autentico e il suo amore per l’arte di vivere, Simone rappresenta una voce fresca e sincera nel panorama letterario italiano. Aspettiamo con curiosità di scoprire i suoi prossimi lavori.