Quasi che potremmo parlare di collettivo: Marco Marchini (sax tenore), Giosuè Orselli (tromba), Michele Folli (chitarra), Vito Bassi (basso), Mattia Zoli (batteria), Marco Pierfederici (pianoforte, tastiere) e Riccardo Tramontani ( sax contralto). Sono i Jam Republic che fanno il loro esordio oggi per Brutture Moderne con il loro primo disco di inediti in studio dal titolo “Drink Me”. Composizioni strumentali che, come recitano spesso, dal Jazz si parte per fare poi il giro del mondo tinto di fusion e tante altre tonalità diverse. Etnie misurate e cocktail scelti come allegorie di vita. E non manca neanche il rock tante volte voleste soffermarmi su brano come “Negroni – Stomp”.

“Drink Me” è la fusione di stili e di modi, è il jazz nel senso più apolide del termine.
«Come suggerisce la parola “republic”, nel gestire il progetto abbiamo preso ogni decisione insieme e ci siamo sempre presentati come gruppo unico e unito, senza bisogno di frontman o di leader. Ogni brano ha un suo gusto proprio come i drink che gli abbiamo associato. L’unica chiave di lettura per questo disco è berlo fino alla fine». Jam Republic

“Drink Me” lo troviamo in CD e dentro i principali streaming digitali.