Più gusto, salute e buona sorte col melograno in tavola

Anna di Maria Fabbri   

Il melograno (Punica granatum), è una pianta della famiglia delle Punicacee originaria della Persia, che fin dai tempi più antichi ha significato fortuna, vitalità e fertilità. Ed infatti, simboleggia rinascita e continuità anche nella toccante poesia, “Pianto antico” di G. Carducci il quale ricorda il giovane figlio scomparso attraverso “…. Il verde melograno da’ bei vermigli fior”.

Ravvivano l’autunno questi grandi frutti rossi tondeggianti, nel cui interno, divisi in logge vi sono numerosi semi, avvolti da una polpa acidula, dolce e succosa, molto rinfrescante, con azione diuretica e tonica. Ricchissimo di sostanze benefiche per la salute quali i tannini, i flavonoidi, le vitamine A e B, il fosforo ed il potassio che gli conferiscono proprietà astringenti, antinfiammatorie, antiossidanti. Inoltre il succo di melograno contiene anche l’acido ellagico che aiuta prevenire trombosi e protegge a livello cardiovascolare.

Anche in cucina può essere sfruttato per fare prelibati dolci, gelatine e marmellate oppure per dare più gusto a risotti, piatti di pesce o di carne. Per esempio ci si possono preparare speciali “scaloppine al melograno e timo”.  L’aggiunta di Thymus vulgaris, un’erba aromatica, digestiva e stimolante che contiene un olio essenziale con una potente azione balsamica e antibatterica, contribuisce a rendere questa pietanza più buona e salutare.    

Scloppine al succo di melograno profumate al timo

  • Per 4 persone
  • 4-8 fettine di vitella(a seconda della grandezza)
  • 50 ml olio extravergine di oliva
  • 30 gr. Burro
  • 100 gr. di farina
  • Un ciuffo di timo (Thymus vulgaris)
  • 2 melograni( uno da spremere ed uno da sgranare per decorare)
  • 1 cucchiaino di fecola di patate
  • Sale e pepe quanto basta

Preparazione

Laviamo bene il timo, e ne prendiamo solo le foglioline, che tagliamo finemente mescolandole in un piatto insieme alla farina, nella quale passiamo le scaloppine dopo averle battute un po’con un batticarne. Aggiustiamo di sale e pepe e poi, in una padella antiaderente, dopo aver scaldato l’olio ed il burro,  le mettiamo a cuocere, fino a farle rosolare bene.

Nel frattempo che portiamo a termine la cottura, tagliamo a metà in senso orizzontale un melograno, e lo spremiamo come fosse un’arancia. Il succo ricavato lo mettiamo in un padellino, sul fuoco per un minuto circa, insieme alla fecola ed un pizzico di sale. Mescoliamo bene e poi lo versiamo sopra le scaloppine che, dopo averle messe in un piatto di portata le decoriamo con un po’ di chicchi di melograno sparsi.  

Credito Ph Mario Giannini