“Tommaso Fiore” di Daniele Giancane

Questo volume ripercorre agilmente la straordinaria avventura culturale e umana di Tommaso Fiore (1884-1973), il grande meridionalista amico di Gaetano Salvemini e di Sandro Pertini, frequentatore di Benedetto Croce, collaboratore di riviste storiche come “La rivoluzione liberale” di Piero Gobetti e “Quarto Stato” di Pietro Nenni, vincitore del premio Viareggio del 1952 con Un popolo di formiche (considerato l’immediato antecedente di Cristo si è fermato ad Eboli), sindaco di Altamura, provveditore agli Studi di Bari. E ancora: latinista insigne e docente all’Università, demologo, studioso di poesia dialettale. Per le sue attività culturali antifasciste e sempre a favore dei contadini, fu incarcerato. Negli ultimi anni della sua vita inventò la rivista “Il risveglio del Sud”.

In questo lavoro sono presenti anche nove poesie di Tommaso Fiore (quasi totalmente inedite o comunque assai poco note), che il grande vecchio (lui aveva ottanta anni, io venti, ma nacque una grande amicizia) mi affidò come un dono prezioso. Sono poesie che hanno un senso per approfondire sentimenti e itinerari culturali del grande “don Tommaso”, non si tratta di parti letterari di grande spessore, ma lui lo sapeva bene: la sua era un’ispirazione saggistica. Ed è stato un impegno a tutto campo dalla parte degli umili, dei diseredati, dei contadini sfruttati dai latifondisti, di coloro che non avevano “parola”.

Daniele Giancane (Bari, 1948) ha insegnato per quarant’anni all’Università di Bari e ha pubblicato oltre cento libri di poesia, saggistica, letteratura per l’infanzia (fiabe, romanzi), teatro per ragazzi. Ha curato numerose antologie di poesie e studi critici.

Collabora a diverse riviste e alla pagina culturale del quotidiano “La Gazzetta del Mezzogiorno”. Dirige diverse collane di testi. Coordina da oltre trent’anni le attività del gruppo di poeti “La Vallisa”, noto in Italia e all’estero e dirige la rivista quadrimestrale omonima.

Sulla sua opera è stata discussa una tesi di laurea dall’Università di Macerata e sono stati pubblicati i volumi La fanciulla ermafrodita (Solfanelli, Chieti 2015) di Angela De Leo; È una scimmia pazza la mente (Solfanelli, Chieti 2019) di Marco I. de Santis; Muovere il Sud (La Vallisa, Bari 2019) di Maria Pia Latorre, Teresa Marcotrigiano e Cosimo Rodia; e (in doppia lingua: albanese e italiano) La poesia è un viaggio esistenziale (Ed. Milosao di Agim Mato, Saranda 2020) di Anton Berisha.

Gli è stata conferita la cittadinanza onoraria dalla città di Nis (Serbia) e il premio di Vuk (Belgrado, 2001) per l’opera di collegamento fra letteratura italiana e letteratura serba. Testi dell’Autore — citato da Giorgio Barberi Squarotti nell’enciclopedia La civiltà letteraria in Italia (Utet, Torino 1990) — sono stati tradotti e pubblicati in molte nazioni. Con le edizioni Tabula fati (per le quali dirige la collana di poesia “La Vallisa”) ha stampato vari volumi tra i quali Che cos’è la poesia? (Chieti 2020).