“Never Quiet”: il libro Oscar Farinetti che è una biografia ma non solo

di Riccardo Bramante

Leggendo fino in fondo questo libro (oltre 500 pagine) ci si trova di fronte ad una sorpresa. Non è solo una autobiografia (anche se “autorizzata malvolentieri”)  di un industriale di successo nel campo della ristorazione, ma è anche esposizione di una filosofia di vita da seguire se si vuole essere in pace con se stessi.

Oscar Farinetti ha scelto di scriverlo attraverso una sorta di alter ego. Una scimmietta che gli sta sulla spalla e lo vede, condividendo o meno le sue operazioni imprenditoriali, come farebbe un osservatore comune.

Oscar Farinetti – Fondatore Eataly

In più, il lavoro si divide in due parti che si alternano, come un film in bianco/nero e a colori. La prima dall’inizio dell’avventura imprenditoriale con Unieuro e Eataly fino al 2009, quando è morto il padre. La seconda da quella data fino al 2021 in cui la scimmietta spiffera anche le cose più private e personali dell’autore. Tra queste ricorda anche gli insuccessi come quello di aprire un Eataly a Tokyo.

Cover Never Quiet libro di Oscar Farinetti 

Nei vari capitoli si dipana la storia della nascita dei 42 risto-mercati (così Farinetti chiama i suoi Eataly). Sono sparsi in 17 Paesi del mondo a cominciare dal primo aperto a Torino nel 2004. A questo seguono altri, prima in Piemonte e poi in tutta Italia e non solo. Risto-mercati perché, accanto alla ristorazione classica italiana, si vendono prodotti alimentari di alta qualità sempre rigorosamente italiani.

La storia dell’apertura di Eataly a Roma

Particolarmente interessante è, al riguardo, la storia dell’apertura di Eataly a Roma nella zona dell’ex stazione ferroviaria Ostiense nata nel 1990 per i Mondiali di calcio e in funzione per i soli 37 giorni della durata dei Mondiali stessi. Dopo essere riuscito a prendere in affitto l’area, nel 2012, avervi costruito il grande edificio Eataly e aver assunto ben 482 dipendenti, Farinetti dovette rimandare l’inaugurazione per una delle solite difficoltà burocratiche avanzate all’ultimo momento dal Comune di Roma. Esempio della burocrazia che frena anche le migliori capacità imprenditoriali italiane!

Eataly a New York

Maggior successo ebbe, invece, nel 2010, l’apertura, con l’aiuto dello  chef stellato Joe Bastianic, dell’Eataly sulla Quinta Strada a New York. Inaugurazione avvenuta alla presenza dell’allora sindaco Bloomberg, il quale, essendo in campagna elettorale, portò con se televisioni e fotografi che indirettamente fecero una grandissima pubblicità al nuovo locale.

Seguirono, poi, altri punti vendita (Farinetti non vuole che si chiamino “Eataly chaines” ) a Londra, Istanbul, Monaco di Baviera, Parigi, con molti timori, all’apertura di quest’ultima sede, di colpire l’amor proprio dei francesi per la loro cucina, risolta con “savoir faire” in un pareggio.

Ma, come dicevamo, il libro non è solo la storia di una vita di successo ma anche l’abbozzo di una filosofia di vita: come trovare il giusto equilibrio tra l’irrequietezza (il “Never quiet” del titolo) e la ricerca della serenità e del piacere di vivere facendo le cose che piacciono. Questo equilibrio l’autore sembra averlo trovato attraverso una vita privata assolutamente felice. E’ sposato con Graziella, la moglie conosciuta fin dal 1976, ha tre figli a cui sta man mano lasciando le redini del piccolo impero creato, si è tenuto lontano dalle tentazioni politiche che gli erano state offerte, (si è “rottamato” da solo, come dice) continuando, invece, a coltivare le tante amicizie vere che ha incontrato nella sua vita.