La risorsa italiana del gas per il prossimo inverno

di Guido Campese 

La guerra tra la federazione Russa e l’Ucraina, ha destabilizzato gli equilibri della risorsa italiana di gas per il prossimo inverno.

Le recenti note divulgate dall’azienda Gazprom sulle problematiche tecniche dei loro impianti, fanno pensare ad una ritorsione per le sanzioni inflitte dall’Europa a causa guerra in corso.

Nella complessità di questa situazione, l’Italia si appresta ad affrontare la stagione invernale. 

La Nazione ha bisogno di una quantità di gas per i mesi più freddi, di circa 26 miliardi di metri cubi.

Una necessità pari a circa 300 milioni di metri cubi al giorno per i mesi da Dicembre a Febbraio. Esigenza che può raggiungere anche i 400 in particolari condizioni.

Reti gas e rigassificatori

L’approvvigionamento avviene dalle reti gas estere e dai rigassificatori. Parte di questa risorsa, affluisce nelle scorte.

Le scorte costituiscono immagazzinamenti di gas, stoccati in impianti collocati maggiormente al centro nord.

La capacità di questi “magazzini” è pari a circa 17 miliardi di metri cubi , compresa la riserva strategica di 4.5 miliardi.

Il Governo Italiano, in seguito alla crisi tra Russia e Ucraina, ha predisposto un piano di scorte pari al 90% della capacità totale. Ciò si traduce in una risorsa pari a poco più di 15 miliardi di metri cubi di gas, compresa la riserva strategica.

L’Italia, dalle reti gas, provenienti dalla Russia, Algeria, Azerbaijan, Libia, Nord Europa e  via nave, riceve  una risorsa di circa 70 miliardi di metri cubi all’anno, il cui 40%  di produzione Russa.

Il governo Italiano, per ridurre questa dipendenza, ha stipulato nuovi accordi con l’Algeria, l’Egitto, il Congo, il Quatar e gli Stati Uniti. La fornitura Russa è così passata dal 40 al 26%.

La previsione è di svincolarsi completamente nei prossimi 3 anni.

Nell’ipotesi estrema in cui le forniture di gas Russo, dovessero venire meno, il Governo Italiano dovrà necessariamente affrontare un deficit.

Sarà quindi necessario introdurre una straordinaria politica di contenimento della risorsa per la stagione invernale.

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