Concluso il “Maker Faire Rome”
di Riccardo Bramante
Si è conclusa il 9 ottobre la decima edizione del “Maker Faire Rome”, la grande fiera, tenuta nell’ex Gazometro Ostiense, che presenta le innovazioni più recenti nel campo dell’intelligenza artificiale e del metaverso, con la collaborazione di imprese, Università, enti di ricerca e istituzioni.
Gli oltre 300 stand allestiti per la 3 giorni della Fiera hanno contato oltre 45 mila presenze, segnale che il tema affrontato questo anno, la sostenibilità, ha un forte seguito non solo tra gli addetti ai lavori.
Diversi sono stati i progetti riguardanti il “green” e l’economia circolare: dai robot per l’agricoltura a una linea di miniserre idroponiche creata per coltivare in modo completamente automatizzato verdure e ortaggi senza inutili sprechi di acqua o di energia.
In un momento di crisi energetica come l’attuale, anche ritrovati apparentemente di poca importanza trovano una loro ragione di essere. E’ questo il caso, ad esempio, di metodi di cottura che sfruttano la luce solare per tostare il caffè senza dover ricorrere a gas o elettricità.
Fra le attrazioni che hanno suscitato il maggior interesse è stato senza dubbio lo stand avente per tema il metaverso, termine molto in voga in questo periodo. Infatti il “Metaverse Movie Festival” ha presentato una rassegna di documentari in 3D, film interattivi e videogames.
Interessante anche la “FabRoom”, spazio fisico in cui il virtuale entra in scena e lo spettatore diventa attore in grado di visitare musei, monumenti e spazi espositivi attraverso l’uso di tecnologie immersive senza nemmeno dover indossare il classico visore perché si viene automaticamente avvolti da immagini, proiettate sulle pareti e sul pavimento, con cui si interagisce.
Anche quest’anno non è mancata la “Maker Music”, area della Fiera dedicata al mondo musicale che ha proposto una sorta di viaggio nel suono attraverso un innovativo Soundscape che diffonde musica, luci e video.
Invece, nella speciale sezione “Maker Art”, il mondo dell’innovazione si fonde con gli artisti presentando opere di uno dei più importanti esponenti della media-art, Quayala (che, nonostante il nome, è di origini romane). “Storm” comprende, infatti, una interessante serie di opere video che, partendo da classici paesaggi, si evolvono in un perfetto connubio tra digitale, robotica e intelligenza artificiale.
Encomiabile, infine, anche il “MakeITCircular”, concorso indetto per premiare le iniziative più innovative finalizzate alla realizzazione dei principi contenuti nella “Carta del consumo circolare e della transizione ecologica”. Quest’anno il primo premio è andato a un prodotto che punta al recupero integrale dei materiali che compongono i pannelli fotovoltaici a fine vita.