Da poco uscito Amore e guerra a Berlino, il nuovo album dell’eclettico Federico Marchioro.

Bentornata, cara musica d’autore! per tanto, troppo tempo,  abbiamo sentito la tua mancanza.”

Con “Amore e guerra a Berlino”, nuovo disco del cantautore, artista e pittore, Federico Marchioro, è bello scoprire che, seppur costretta a vivere in condizioni di quasi clandestinità e a scorrere come un fiume carsico, sommersa com’è da tonnellate di greatest hits e da abili prodotti di mainstrem usa e getta, esiste ancora oggi, nel panorama musicale italiano, una musica d’autore “impegnata”, capace di dare una visione, una linea narrativa, un’interpretazione filosofica e culturale a questa nostra sventurata contemporaneità.

In “Amore e guerra a Berlino”, ci sono tutti gli ingredienti che vanno a comporre l’opera di un cantastorie, di un narratore in musica dei nostri tempi; passione civile, esortazione alla lotta e all’amore per la vita, fredda e spietata analisi dei meccanismi che regolano il nostro sistema capitalistico, la difesa degli ultimi, degli sconfitti della globalizzazione.

Copertina Amore e guerra a Berlino
Copertina Amore e guerra a Berlino

Il rock deciso di “È la globalizzazione bellezza!”, brano di apertura dell’opera,“Kurfurtenstraße” e “Che Guevara sta suonando l’armonica”, generoso canto di una romantica sinistra dell’arte e dell’impegno sociale, accendono le luci sul grande luna park del mondo, nel quale convivono benessere, progresso tecnologico, povertà, rabbia, emarginazione sociale.

In ogni brano di Marchioro vi è la costante ricerca di coerenza e rigorosità, di un’arte libera

da compromessi e mediazioni, una purezza d’intenti che si traduce in una canzone come

“I professionisti della pace”, splendida, feroce, nostalgica presa d’atto del tramonto e definitivo fallimento della sinistra italiana novecentesca.    

Dal punto di vista musicale, “Amore e guerra a Berlino” è un disco solido, compatto, ancorato a De Andrè, Guccini, De Gregori, ballate dylaniane del “periodo elettrico” di fine anni ‘60, al teatro canzone di gaberiana memoria ed ammiccamenti, qua e là, all’underground.

Unica cover ,“L’abbigliamento di un fuochista” di Francesco De Gregori, canzone di lavoro e di emigrazione, vede la collaborazione, l’importante apporto, dell’artista, scrittore,  poeta, attivista, cantautore, Luca Bassanese, già Vincitore “Premio Recanati – Musicultura” XV,  e considerato tra i più importanti nuovi esponenti della scena Folk pop e cantautorale italiana. Bassanese si diverte a suonare la fisarmonica e ad esaltare, con la sua vocalità, l’anima popolare di questa canzone, interessante momento d’incontro tra mondi, stili, sensibilità poetiche diverse, eppur complementari tra loro, tra l’esuberanza di Bassanese e la timidezza di Marchioro.

A chiusura del disco “La canzone del grande fuoco”, festoso canto di ringraziamento alla vita, per tutte le cose che sono state e per quelle che verranno nell’avventura della vita.

Insomma che dire altro, “Amore e guerra a Berlino” di Federico Marchioro è la prova che la musica d’autore esiste, con una sua forza, una sua credibilità, nell’odierno dibattito culturale di questo paese.

Bentornata, cara musica d’autore! per tanto, troppo tempo, avevamo sentito la tua mancanza.”