Ableton nasce a Berlino nel 1999 dagli stessi musicisti che, ancora oggi, guidano l’azienda, azienda che ad ora conta all’incirca 500 dipendenti sparsi in tutto il mondo che lavorano insieme per creare strumenti che possano ispirare le persone a iniziare o migliorare il loro percorso di music maker. Certamente gli addetti ai lavori sanno di cosa parliamo quando citiamo PUSH un controller (fino ad oggi) da cui processare e ristrutturare il DNA del suono. Ma oggi esce la nuova versione di PUSH: non solo un controller ma un verso e proprio strumento indipendente, ma anche un computer: Push è aggiornabile: i componenti interni sono sostituibili per garantire una vita ancora più lunga al dispositivo al centro del vostro studio.

A differenza delle versioni precedenti, questa nuova versione di Push è stata creata per essere utilizzata come un vero e proprio strumento musicale e non più come un semplice controller di quello che succede sul computer. La versione standalone – che funziona in totale autonomia, senza la necessità di collegare Push a un computer –, in particolare, permette di immergersi completamente nel processo creativo senza dover guardare lo schermo del computer. Grazie alle novità inserite in termini di connettività che rispettano gli standard del mercato: scheda audio, porta USB, ADAT, ingressi e uscite MIDI, uscite CV/Gate, Push si integra perfettamente nel setup di ogni musicista e può diventare il centro dello studio o della performance dal vivo.

“Il nuovo Push strizza l’occhio alla performance dal vivo molto più di quanto non lo facesse la versione precedente. L’idea è che il musicista possa arrivare sul palco avendo con sé solo il device standalone senza più bisogno di portarsi dietro computer, scheda audio e controller”.