Un nuovo disco che di tempi così distopici significa tanto. Una nuova occasione per confermare un certo modo di stare al mondo. Un modo antico, da rigattiere, da lampade ad olio e vecchi ubriaconi, di pianoforti a muro e vestiti lunghi dentro i quali ballare. Il teatro di scena e quello di Ginez e del suo Bulbo della Ventola. Un cilindro ed un suono che questa volta, per il disco “Sambuca Sunrise” significa anche l’America dell’organo hammond e qualche tromba con sordina fumosa. Ma anche archi e distorsioni per un pop che non manca. Il nuovo disco di Ginez e il Bulbo della Ventola sa bene come non mandarla a dire al potere costituito. È un disco politicamente scorretto…

Un terzo disco che sembra provenire fuori dalla pandemia in tutto e per tutto. Si respira un tale bisogno di “insieme”… non so se mi spiego… cosa ne pensi?
Penso che sia un risultato inevitabile visto che il disco è stata scritto durante e dopo quel periodo. Per quanto riguarda il bisogno di “insieme” penso che anche questo sia un sentimento inconsapevolmente espresso nell’album.

E arrivo quindi ai nuovi musicisti che intervengono per questo disco. Sono scelte che il caso ti ha regalato o avevi mire precise?
Sicuramente non sono scelte a caso poiché il desiderio di avere questi strumenti nel disco è nato già durante la stesura dei brani. Il fatto di aver avuto la fortuna di collaborare con questi eccezionali musicisti è certamente una scelta e un bellissimo regalo del destino.

Che poi strumenti come trombe ed hammond sembrano assai di “rottura” con un certo stile alla Ginez. Forse più il secondo che le prime. Cosa Ne pensi?
In un certo senso più che di rottura si tratta di un certo tipo di evoluzione, cioè provare qualcosa che noi non avevamo ancora sperimentato.

Posso dirti che “Memorie di un poeta” non me lo sarei mai atteso da te? E devo ancora capirlo se in positivo o in negativo…
Devo ancora capirlo anch’io.. No, a parte gli scherzi è un brano dove ho deciso di mettermi un po’ in gioco a livello canoro e abbiamo deciso di dargli un vestito un po’ meno scontato in rapporto a quello che avremmo fatto istintivamente.

Dopo “La Vanvera” serve un altro video che sia di livello simile… ce lo aspettiamo…
Guarda è già un po’ che abbiamo il progetto di farlo e ci auguriamo di poterlo fare al più presto.