Parliamo della grandissima Anna Jencek, artista che di certo non ha troppo bisogno di presentazione. Torna in scena regalandoci in progetto davvero affascinante dal titolo “Saffosonie – Cantando liriche di Saffo”: l’idea di unire la poesia di Saffo (nelle traduzioni di Salvatore Quasimodo) alla musica e alle interpretazioni musicali di Dario Toffolon promette un’esperienza artistica unica. E poi le voci recitanti della stessa Jencek e i contributi artigianali (perché di alto artigianato musicale si parla) a cura di Jacopo Dentice (cornamusa), Flavio Minardo (chitarra e sitar), Simone Rossetti Bazzaro (viola), sembra essere l’equilibrio perfetto e la guida insostituibile per affrontare al meglio questo viaggio poetico e musicale.

La connessione è ampia e risale al recital “Operaio di Sogni” a cura di Alessandro Quasimodo, il “figlio del padre”. Connessione che oggi rivive sottilmente anche tra la formazione di quegli allievi al conservatorio Giuseppe Verdi di Milano e il lavoro lirico e letterario di Quasimodo: un impasto che aggiunge un elemento di eredità culturale e artistica, rendendo il progetto ancor più sensibile e sofisticato in senso umano.

In definitiva, “Saffosonie” sembra essere un connubio armonioso di poesia, musica e teatro, arricchito dalla grandissima storia di Anna Jencek. Una proposta artistica che promette di trasportare gli ascoltatori in un mondo emozionale e culturale davvero unico.