Codici Miniati spettacolari quanto rari libri di pergamena, dalle piccole dimensioni.

di Ester Campese

Codici Miniati, e Codex Rotundus; in questo articolo tratteggeremo la storia della forma dei libri, fino ad arrivare a quelli di piccoli formato e quelli ancor più rari e rotondi. La forma del libro nella nostra epoca è ben chiara e normalmente è rettangolare seppur declinata in svariate dimensioni. Tra i più piccoli, ritroviamo spesso il formato 12×18 cm, sono i famosi tascabili.

Codici miniati

La piccola dimensione in realtà non è proprio una novità, esistevano infatti i codici minati, appunto, libricini dalle piccole dimensioni. Ancor più raro è il formato apparso nel tardo Medioevo. Attorno al 1480 è introdotto un libro dalla forma particolare: quella rotonda. Qualcosa che già allora era singolare e i pochi esemplari erano piccoli, costosi gioielli dalle dimensioni insolite.  

Per contestualizzare il periodo, il Basso Medioevo è una delle quattro epoche, a cavallo del 1300/1500, che convenzionalmente suddivide il passato dell’Europa portandoci nella storiografia moderna. Questa epoca è contrassegnata da una rifioritura di interessi commerciali, specie dopo la peste del XIV secolo. Una pandemia generatasi in Asia centrale settentrionale, diffusasi poi in Europa, dando origine alla cosiddetta seconda pandemia di peste. Alla ripresa, una spinta particolare fu impressa proprio alla cultura ed al “sapere” tramandato per iscritto.

Precedentemente al Medioevo, come supporto dei manoscritti, vengono invece utilizzati i rotoli, per la maggior parte di carta di papiro ma anche in pergamena. Con il medioevo la forma dei rotoli fu sostituita da quella che ancor oggi viene usata per i libri moderni, ovvero quella rettangolare. Per un certo periodo i due formati coesistettero, con un successivo, totale superamento dei rotoli.

Codici Miniati, libri di piccolo formato

Torniamo quindi ai libri di piccolo formato, ai nostri codici miniati. Libri antichi di studio, di scienza e devozione. Al loro interno ci sono illustrazioni e pitture sorprendenti per la loro fantasia e finezza di dettagli. Per la maggior parte sono provenienti dall’Italia e dall’Europa. Questi libri, inclusi quelli rotondi – i Codex rotundus, ancor più rari dei codici minati – propongono un’esaltante esperienza nell’arte segreta della miniatura dell’epoca.

Codex rotundus

Sono per lo più testi di devozione popolare, come detto, trasportabili per il loro minuscolo ingombro. Alcuni di essi misurano appena 9 cm. Sono scrigni di preziosa bellezza, realizzati su fogli di pergamena. Pur miniaturizzati questi libri superano solitamente le 250 pagine. Il dorso è rilegato in pelle e decorato in oro mentre i bordi, anch’essi dorati, sono talvolta abbelliti con fregi.

Misurando appena pochi centimetri, per essere letti è stato necessario trovare un escamotage. Vengono quindi tenuti assieme attraverso l’utilizzo di tre fermagli. Sugli stessi fermagli spesso sono incisi dei monogrammi gotici.

Tra i pochissimi esemplari di antichi codici miniati ritrovati vi è il Codex Rotundus, un libro di preghiere realizzato in tarda età medievale attualmente custodito in Germania presso la Biblioteca della Cattedrale di Hildesheim. Scritto in latino e in francese, il testo consta di 266 pagine e contiene 30 dipinti riferiti a scene religiose. Dalle iscrizioni poste sulla chiusura metallica si è potuto risalire al suo antico possessore: Adolf von Kleve conte di Mark, vissuto tra il 1425 ed il 1492.

Un altro rarissimo esemplare di codice miniato è realizzato in Germania post Medioevo, nel 1590. Questo libro non ha graffe e si apre alla metà sfruttando la larghezza intera delle due mezze pagine. Donato al fondatore dell’Università di Würzburg, il Vescovo Julius Echter von Mespelbrunn, attualmente è conservato presso la Biblioteca Universitaria di Würzburg in Baviera.

Un terzo esemplare di libro rotondo rinvenuto misura 14 centimetri di diametro e 15 mm di spessore. La particolarità di questo libricino è che presenta solo due graffe, sfruttando, per la lettura, la larghezza intera delle due mezze pagine. L’interno, preziosissimo, contiene dipinti miniaturizzati di eccellente fattura.

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