“Ekùn” è molto più di un semplice album; è un viaggio attraverso le frontiere della musica, un incontro incantato tra il passato e il futuro, tra le terre africane e le atmosfere “fredde” e calcolatrici della techno-house. Bruno Genèro, percussionista djembefolà con oltre quarant’anni di esperienza, si unisce al DJ producer Alain Diamond per creare un’opera che fonde i suoni tellurici delle percussioni con le sonorità digitali della musica che perde identità geografica e diviene figlia del mondo.

Il risultato di questo incontro è un album straordinario, che esplora le profondità dell’anima umana attraverso dieci nuove scritture. Ogni traccia racconta un’esperienza vissuta da Bruno durante i suoi viaggi in Africa, Europa, America e nelle Isole caraibiche: il risultato pazzesco è la visione che queste tracce mi regalano, come diapositive, come istantanee, come pezzi di vetro colorati. A tratti la violenza di emozioni, a tratti la quiete di un pensiero pulito e sospeso. L’esplorazione delle molteplici sfaccettature dell’identità umana passa attraverso il ritmo ovviamente e qui il ritmo diviene danza. Incanta il connubio agrodolce, potente il risultato… ma per niente scontato e anzi a tratti fragile con un vero senso umano.

La produzione dell’album, frutto di due anni di lavoro in studio, è impeccabile, grazie alla maestria di Bruno e Alain nel fondere le diverse influenze musicali e creare un unicum prima di tutto esistenziale e poi di frequenze. Il doppio vinile 180gr celebra dunque il tributo alla bellezza e alla ricchezza di questa esperienza… “Ekùn” è un’esperienza, credetemi. Universalità, modi di essere e poi ancora modi di divenire insieme.