La nuova scena italiana è sempre fertile di penne che cercano derive altre. Niente di nuovo sotto al sole per quanto, sin da queste prime battute, si fa bene a parlare di “rivoluzione” delle abitudini. Luca Amoroso, che già si era fatto notare con il disco “Mondo perdona”, promette un secondo lavoro di grandi aspettative e lo preannuncia con il primo estratto dal titolo “Gli Stessi Giorni”. Come sempre l’estetica non è il punto chiave… immersione di spiritualità dentro un post-rock dalle tinte assolutamente americane.

«È una canzone che farà parte di un grande album che va interpretato come una bibbia, o almeno una bibbia personale. La canzone si trova all’inizio, dove il protagonista vive tutti gli stessi giorni tormentato da domande esistenziali e dubbi sulla propria figura, su questo mondo e la sua interazione con le persone. Stanco di questo meccanismo si appella ad un Dio, che possiamo intendere chiunque si voglia. Dio inteso anche come un filo di vento che accarezza una foglia. Ed inizia il suo percorso molto duro di cambiamento, attraverso diverse e lunghe tappe». Luca Amoroso