“Due rette parallele si incontrano solo…all’infinito!” Euclide

di Annalisa Lo Monaco

Uno degli aspetti che mandano le coppie in crisi e poi in terapia, è “l’immobilismo” dell’uomo!
 
Un amico architetto mi diceva tempo fa, che lui lavora ‘grazie alle donne’.
Sono loro che vogliono migliorare gli spazi, spostare porte, abbattere muri, cambiare il tipo di illuminazione, ampliare le finestre per fare entrare più luce, ecc.
 
Sono le donne a desiderare per la loro casa, così come per la propria coppia, rinnovamento, ampliamento…
 
L’uomo, invece no!
Non si rende conto di ciò a cui va dato spazio e di quello che, invece, di spazio ne ha troppo.
Non si rende conto che bisogna far prendere aria ad angoli e situazioni stantie abbattendo, se necessario, qualche muro.
 
Il maschile è rigido e poco propenso a far entrare le novità, di qualsiasi tipo!
Per gli uomini in genere, padri, mariti, compagni, non si dovrebbe spostare mai niente!
Perché mai?
 
Non a caso e da sempre, sono sempre state le mamme a raccogliere le confidenze dei figli e, se c’era da convincere papà, dicevano la famosa frase: “Non ti preoccupare, a papà ci penso io!”.
 
Se alla fine papà cambiava idea, accondiscendendo a qualcosa, in realtà  era stato “intortato”, e non perché avesse realmente compreso la situazione!
 
Le cose sono un po’ cambiate, le giovani coppie oggi parlano molto più di una volta, e grazie a questo sono più equilibrate rispetto a quelle di un tempo!
 
La matematica ci insegnava che le rette corrono parallele all’infinito senza incontrarsi mai! Persino i concetti evolvono  e adesso sappiamo  che due rette, che corrono nello spazio, prima o poi si incontreranno!
 
È una speranza che il maschile e il femminile prima o poi riusciranno a comunicare? Mah!
Intanto prendiamoci per mano e cerchiamo, continuando sempre a
comunicare, di fare un pezzo di strada insieme!