Non sottovalutiamo nessuno dei due, anche se, vista la qualità della vita sempre più compromessa, si tende a dare un nome e un’etichetta a qualsiasi sintomo anche passeggero.

Sono termini, questi, che si sentono usare a proposito e anche a sproposito.

Qual’è la differenza fra le due manifestazioni e cosa si può fare

per contrastarli?

L’attacco di panico si può manifestare all’improvviso, anche se si è occupati a fare altro. Può insorgere mentre si è in fila al supermercato, mentre si sta guidando, entrando alla posta oppure mentre si è a casa, apparentemente in relax.

I sintomi sono facilmente riconoscibili: tachicardia, sudorazione, oppressione al petto, vertigini, spersonalizzazione, paura, paralisi, incapacità di reagire e sensazione di disagio.

Si possono avere anche tremori e dolori al torace che potrebbero far pensare a un infarto.

Tranquilli, non si muore per un a.d.p. che in genere raggiunge il suo acme in 10/15 minuti per poi scemare gradualmente. Può durare da pochi minuti a mezz’ora/un’ora ma, in genere non durano mai molto a lungo, anche se a volte lasciano un senso di spossatezza per tutto il giorno.

Un attacco di panico può non ripresentarsi per molto tempo per poi riaffacciarsi all’improvviso.

Sono sensazioni spiacevoli sia a livello fisico che emotivo. Spesso si resta con la paura che possa ricapitare magari in momenti di socialità o mentre si è impegnati a fare qualcosa di importante.

Un consiglio, a parte quello di rivolgersi a uno specialista per raccontare quanto successo, é di non cedere all’impulso, all’insorgenza del sintomo, di smettere quanto si stava facendo per chiedere subito aiuto.

Se si riesce a resistere prima di cercare riparo e conforto, questo sarà un messaggio al nostro inconscio e alla nostra mente molto importante.

Ovviamente, dietro questi sintomi, c’è sempre un quadro personale che andrebbe visto e compreso; magari si sta attraversando un periodo di stress oppure si ha una serie di preoccupazioni alle quali non si è data importanza, o un dispiacere come la fine di una relazione o di un lavoro.

Cercare di capire cosa sta accadendo, prendendo consapevolezza del momento che si sta passando magari facendosi aiutare, è fondamentale per la risoluzione del problema.

L’attacco d’ansia, a differenza dell’attacco di panico, è uno stato d’animo!

Non insorge improvviso, in quanto  essere ansiosi è un’attitudine.

Lo stato ansioso si può acuire se ci si trova in prossimità di situazioni che si temono e che si vorrebbero evitare. Un colloquio di lavoro, partecipare a una riunione, dover parlare in pubblico, affrontare situazioni stressanti e altro, possono scatenare forti stati ansiosi che vanno a compromettere la qualità di vita. In genere le persone ansiose temono di essere soggette a furti in casa e calamità varie e si preoccupano eccessivamente per le persone care. Se vedono in TV terremoti o catastrofi pensano di poter essere colpite. Se leggono i sintomi di qualche malattia hanno paura di averla contratta.

Le persone  ansiose manifestano sintomi fisici che possono andare dal mal di stomaco, insonnia, tachicardia, affaticamento, senso di testa vuota. Stando sempre all’erta, questi individui difficilmente riescono a rilassarsi, per cui avranno difficoltà di concentrazione e irritabilità.

In genere la vita delle persone ansiose è all’insegna della paura dei cani, dei ladri, di malintenzionati che possono fare loro del male.

Gli ansiosi sono in genere pessimisti e, le mamme in particolare nei confronti dei figli, sempre molto prodighe di raccomandazioni, possono essere davvero compromissive per un sereno ed equilibrato sviluppo, creando a volte veri e propri problemi.

L’ansia si può contrastare con un percorso psicologico per disinnescare i meccanismi che la fanno insorgere.

Consiglio, a prescindere da tutto, di  cercare di affrontare la vita e le difficoltà con filosofia e serenità, magari con tecniche di rilassamento e blandi farmaci naturali.

Bisogna imparare a prendere le distanze dalla quotidianità anche facendosi aiutare.  In questo modo si potrà  riuscire ad avere una buona qualità di vita e far vivere serenamente anche chi ci è accanto.