Lettera alla mamma del bambino “escluso” perché non invitato alla festa.

di Annalisa Lo Monaco

Come avrà letto in questi giorni, i famosi “adulti”, non si limitano a non invitare e a emarginare un bambino “non omologato” ma, ahimè, riescono a bullizzare anche un adulto. Vincenzo Schettini è un insegnante di fisica adorato dai suoi alunni, autore di un libro di successo ‘La Fisica che ci piace’, è un docente ‘all’Attimo fuggente’ se lo ricorda? Un film che fece commuovere tutti, ma solo perché era un film. Perché poi, quando il “diverso” e per diverso intendo il portatore sano di novità, diverse visioni e interessi ecc… ecco allora che scatta l’esclusione. Questo professore è stato deriso e offeso da colleghi.  Gli stessi che dovrebbero insegnare ai nostri figli l’inclusione.

 
Le persone che la pensano in modo univoco, che ripetono triti concetti copiati da Facebook, che non accendono il cervello, hanno paura di chi non è come loro. Forse perché dovrebbero pensare, andare al di là della routine che connota le loro vite. Quel ‘sempre uguale’ di cui si lamentano ma dal quale temono di scostarsi. E allora quanto è più facile e rassicurante puntare il dito tutti insieme contro uno solo. Molti si trovano in ottima compagnia. I geni, i poeti, gli inventori e tutti coloro che hanno alzato il naso all’insù per scoprire quante cose meravigliose nasconde il mondo, sono sempre stati  puniti.
 
E non da ragazzi o bambini, perché da loro sarebbe accettabile, l’età giovanile è anche l’età dell’arroganza e dell’ignoranza, ma dagli ‘adulti’ per i quali, ahimè, ormai non c’è più niente da fare. Adulti destinati a marcire guardando TV spazzatura, portando i figli da mc donald  per poi piazzarli per ore davanti all’ipad per non essere scocciati. Invece di sollecitare le innate curiosità dei figli proponendo arte, cultura, orizzonti nuovi.  Lasciamoli nelle loro miserie, cara mamma, anche se conosco il dolore lacerante che si prova nel vedere i figli soffrire. 
 
Perché arriva un momento in cui non basta più prenderli in braccio e baciarli per consolarli. Ma suo figlio non è un bambino omologato e imparerà la ricchezza di questo! E, in una generazione futura di grandi ignoranti (se i docenti sono quelli di cui sopra siamo messi molto male), suo figlio brillerà per intelligenza e competenza! 
Complimenti per gli interessi del suo ragazzo e, come disse il Sommo Poeta: “Non ti curar di lor ma guarda e passa”! Con stima